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12-07-2007 Perché i medici di base non fanno screening sull'uso di droghe ai minori?
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Fonte: Boston University
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Perché i medici di base non fanno screening per l'uso di droghe ai minori? La domanda se l'è posta Shari Van Hook del Center for Adolescent Substance Abuse Research del Children’s Hospital di Boston (USA). E ha cercato risposte attraverso focus group con professionisti dell'ambito sanitario, medici di base, infermieri, psicologi e altre figure cliniche che a qualche titolo hanno a che fare con i giovani pazienti. Quanto emerso ha costituito il materiale di analisi di uno studio che è stato pubblicato sul Journal of Adolescent Health (2007, 40(5):456-461). Risultato? Secondo Van Hook e colleghi - come riporta il numero di agosto di Alcohol, Other Drugs and Health: Current Evidence, rivista della Boston University School of Medicine finanziata dal NIDA - sono 6 le principali “barriere allo screening” in USA. Per ordine di importanza percepita: mancanza di tempo, formazione insufficiente sul trattamento dei casi diagnosticati positivi, problemi medici concorrenti nel soggetto, mancanza di risorse per il trattamento dei problemi da uso di sostanze, la tenacia dei genitori che vogliono presenziare in ambulatorio non consentendo una discussione confidenziale con il paziente, scarsa conoscenza degli strumenti di screening. |
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